Naufragi e nuovi Approdi (Evento del 2 febbraio)

Chiara Sconzo

In occasione dell’evento organizzato dalle Segreterie SIAP e Anfp di Caltanissetta svolto al Teatro Margherita, molti  ragazzi si sono riuniti per la presentazione del libro” Naufragi e nuovi approdi”. Nel corso dell’evento l’autore ha raccontato la sua esperienza attirando  l’attenzione dei ragazzi che, con i loro interventi, hanno reso l’incontro interessante e piacevole.

Di cosa si tratta? Un libro scritto da Franco Gabrielli, dedicato al decimo anniversario del naufragio della Costa Concordia che causò 32 vittime.L’autore,allora capo della Protezione Civile ,fa un appassionato resoconto di fatti,decisioni,intuizioni che lo portarono a gestire una situazione molto dolorosa e difficile,senza precedenti.

Parliamo un po’ dell’autore… Franco Gabrielli, di origini toscane, attualmente sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha ricoperto numerosi incarichi importanti nel corso della sua vita, tra cui quello, nel 2012, di commissario delegato dal Governo e capo del dipartimento della Protezione Civile che lo portò ad occuparsi della Tragedia della “Costa Concordia”. Nel 2015 fu nominato prefetto di Roma e nel 2016 capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza. 

L'autore, nel suo prologo iniziale descrive tutti i pregi e i difetti della nostra Protezione Civile e scrive: “ E’ tipico, infatti, del nostro Paese percorrere scorciatoie emergenziali per non caricarsi della fatica di percorsi strutturali che implicano visione e pianificazione , forti del fatto che siamo bravissimi a fronteggiare eventi improvvisi che richiedono decisioni rapide e tempestività  di intervento, mentre siamo molto meno bravi ad operare nel tempo anche a causa di una legislazione farraginosa e di procedure barocche”. 

Nel libro, diviso in 5 atti ,Gabrielli ricostruisce in maniera lucida la difficilissima missione ,dal recupero delle vittime alla gestione della minaccia ambientale rappresentata dal possibile versamento del carburante nell’arcipelago toscano.Dal rebuckling-, la messa in verticale della nave- operazione che ha coinvolto intere squadre di ingegneri,allo spostamento,all’approdo verso il porto di Genova e alla demolizione dell’enorme relitto.Ogni fase assume i contorni di un’impresa eroica resa possibile grazie al confronto leale e al dialogo con tutti gli attori protagonisti,dai familiari delle vittime ,ai gigliesi.

Del libro,colpisce particolarmente la storia della piccola Dayana Arlotti di soli 5 anni, e di suo padre Williams .La bambina non aveva trovato posto sulle scialuppe  del lato sinistro del ponte e mentre stava percorrendo il corridoio all'interno della nave, cadde insieme al papà nella voragine apertasi con il ribaltamento sul fianco destro della nave, precipitando in una zona allagata.